A quando la Legalità come normalità?

Bella serata sulla Legalità, che mi è stato chiesto di coordinare. Quest’anno abbiamo esplorato alcune dimensioni della Legalità.

Giulia ha parlato del progetto di Libera per garantire anche ai figli dei mafiosi il diritto alla Legalità.
Federico ci ha raccontato il progetto che sta facendo con gli alunni delle scuole sul tema della città e del senso civico.
Simone, da buon antropologo, ci ha raccontato la pratica della Legalità come condizione per poter stare bene insieme, in Comunità.
Mariaelena, Vice Sindaca di Maranello, ci ha raccontata la bella avventura di Avviso Pubblico, per sensibilizzare Amministratori e Cittadini sui rischi delle infiltrazioni malavitosi.
La Vice Sindaca di Castelvetro, Giorgia Mezzacqui, ha concluso la serata parlandoci con passione di responsabilità e accoglienza.

È vero che legalità dovrebbe far rima con normalità, tutte le volte che dobbiamo dedicare una serata al tema è come ammettere una sconfitta perché la legalità non si è ancora affermata pienamente.
La legalità ha diversi colori e sfumature, è fatta di diritti ma anche di doveri. Non si colora solamente di tinte forti, come l’indignazione per le stragi di mafia, ad esempio. No, è fatta anche di tanti piccoli gesti che, se accettati, sono comunque funzionali all’illegalità. Lo scorso anno Maurizio Piccinini di Libera ci disse che, a Napoli, il primo segnale di legalità è fermarsi con il semaforo rosso.
La Legalità è anche un fatto di Educazione. Quando le persone avranno voglia di contrapporre il profumo della Legalità all’olezzo del malaffare, allora – senza troppe leggi né decreti, la Legalità si paleserà. Un mio grande Maestro sosteneva che solo il Bellessere, inteso come speranza futura di benessere, ci farà stare bene.

Le canzoni di Andrea Adani e le letture di Andrea Santoanastaso hanno impreziosito l’evento.

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