L’amicizia ai tempi del Covid 19

L’amicizia non si ferma nemmeno al tempo della pandemia che ha rappresentato la prima vera tragedia che ha colpito la nostra generazione.
“Adesso lo sappiamo quanto è triste stare lontani un metro” conclude la poetessa Mariangela Gualtieri nel suo meraviglioso testo poetico “Nove marzo duemilaventi”.
Appena abbiamo potuto, noi amici abbiamo cominciato a frequentarci, accettando in fondo quel metro di lontananza.

Ma non rinunciando alle chiacchiere, alle risate, al buon cibo e al buon vino.
Ieri sera l’occasione è stata la generosa ospitalità di Fausto.

C’è stato lo spazio anche per chiacchiere serie sul futuro che verrà, senza che nessuno di noi abbia cognizione di cosa davvero possa succedere.
Però abbiamo capito che l’amicizia è un valore intramontabile, che aiuta ad attraversare meglio qualsiasi tragedia.
Lo sapevano i nostri nonni che, in tempo di guerra e di fame, un’armonica a bocca o una fisarmonica facevano alzare uomini e donne, e vai col ballo!
Come dice Guccini, che domani compie ottant’anni e allora tanti auguri, “…c’era una voglia di ballare che faceva luce“.
Noi non abbiamo ballato, ma qualche canzone l’abbiamo cantata, la musica è sempre un buon companatico.

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