27 gennaio – giornata della Memoria

Per me i campi di sterminio e di concentramento sono nella profondità. Mio babbo, classe 1914, fu ospitato a Bocholt. Tornò che pesava 35 chilogrammi, pastrano e scarponi compresi.
Quando a tavola si lasciava qualche cosa da mangiare nel piatto, non poteva non ricordarci le vicende di quegli anni, quando masticavano pezzi di suola per placare i morsi della fame.
Con la sfrontatezza che si ha da ragazzi nel migliore dei casi non lo ascoltavo, a volte forse sorridevo anche. Negli anni ho scoperto che era una sana difesa per cose troppo più grandi di me, ma non ho fatto in tempo a dirglielo.E allora gli rendo seppur tardivamente omaggio, con questa cartolina che scrisse a casa, tranquillizzando i genitori che stava bene. 

 

 

Commenti

I commenti a questo articolo sono chiusi