27° Giorno: Orléans – Dijon km 505,3

29 luglio: Orléans – Dijon km 505,3

Eccoci a Digione, città della gastronomia e del vino, recitano i cartelli. E fin qui ben 11.335 chilometri.

Questa mattina visita alla cittadina e al castello di Cheverny. Davvero imponente il colpo d’occhio, tra l’edificio di blocchi di tufo calcareo bianco e i maestosi giardini circostanti.

   

Buffo che le terre su cui sorge furono sequestrate al proprietario, Henri Hurault, conte di Cheverny, per frode fiscale. Comunque, intorno al 1624 iniziarono i lavori, che pare siano durati non più di 6 anni. Anche gli interni lasciano a bocca aperta, sia per gli arredi che per i locali veri e propri.

Colpisce come il buon gusto fosse così elevato, tanti secoli fa. E colpisce la miseria che sicuramente circondava questi castelli, di poveracci che dovevano lavorare perché i nobili potessero permettersi questi sfarzi.

Va bè, finito il pippone egualitario, da Cheverny siamo andati a Blois, bella città adagiata sulla Loira. Sosta per pranzo leggero.

 

Risaliti in moto, cavalcata di diverse centinaia di chilometri, non pochi sotto un acquazzone implacabile che richiedeva molta prudenza. Le proverbiali soste ci impediscono di stancarci troppo, soprattutto ora che il viaggio volge al termine.

 

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