Caos e logos originano il pathos, la passione intesa nel suo duplice senso: sentimento che appassiona e coinvolge, ma anche fonte di sofferenza e tribolazione.
Mancuso ci accompagna con rigore e maestria tra filosofia, teologia, scienza… a cercare di capirne un po’ di più sulle fondamentali domande dell’esistenza del cosmo e delle nostre infinitamente piccole esistenze.
Mi ha intrigato molto il ragionamento sul peccato originale, dogma sbagliato e non documentato. Dice l’autore che si dovrebbe parlare di caos originale: “In origine non c’era nessun peccato da parte degli esseri umani, non è colpa loro se la vita si presenta così, nessuno nasce gravato da da una colpa, e il continuare a ribadire questa prospettiva colpevolizzante del dogma del peccato originale può solo contribuire ad accrescere il malessere dell’umanità e il suo conseguente allontanamento dal cristianesimo”.
Ancora: “…il serpente è la caotica volontà di potenza che la vita contiene e che la vita è, per ordinare la quale occorre lavoro e fatica, tutto il lavoro e la fatica di una vita. E’ il principio – passione”.
Geniale, davvero, come il passare da complicate riflessioni teologiche alla distinzione tra fermioni e bosoni che, pur avendo fatto studi di fisica nucleare, mi sembrano sempre concetti molto complessi.
A pieno titolo questo libro sta nella mia libreria insieme al Principio Speranza di Ernst Bloch, il Principio Disperazione di Gunther Anders (con i suoi tomi ‘L’uomo è antiquato’) ed il Principio Responsabilità di Hans Jonas.
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