In questa povera Italia che frana, si allaga o si imbianca troppo di neve; in questa povera Italia che ha una classe politica e una classe dirigente di brevissimo respiro, scarsa competenza e nessuna passione per il futuro, bè, queste notizie fanno piacere.
I dipendenti di un’azienda si organizzano e rilevano l’azienda che sta chiudendo, difendono il loro lavoro perché sanno che, come diceva Primo Levi, “Amare il proprio lavoro… è forse la migliore approssimazione alla felicità sulla terra”.
E’ un tema che mi è molto caro, tanto che nel 2010 pubblicai “Romanzo reale” con un’intensa prefazione di Don Luigi Ciotti. Anche lì gli operai della Tecno Mecc, finita nelle mani di un “prenditore” rapace e disonesto, alzano la testa e aiutati dalle Istituzioni e dai manager in pensione, la risollevano.
Non perché l’abbia scritto io, però è un bel libro.
Mi fa tanto piacere ogni tanto vedere che la realtà supera la fantasia.
Buon lavoro care e cari Naviganti!
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