Sei anni fa, il primo dell’anno, moriva a Camaiore il Grande Giorgio Gaber. Ci mancano la sua ironia, la sua rabbia, il suo coraggio, la sua lucidità.
Lo sentii nel 1973, al Teatro Storchi di Modena: eravamo così:
Lo spettacolo “Far finta di essere sani” mi prese a mille, e da allora ho sempre seguito le opere di questo grande artista, trovandomi molto spesso d’accordo con la sua interpretazione – tra la tristezza e la spietatezza – dei nostri giorni e di quello che stava succedendo.
La libertà non è star sopra un albero, …io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono… E’ impossibile scegliere una canzone, meglio seguire il percorso di Giorgio Gaber, ad esempio, navigando in questo bel sito 8.
Ma no, una canzone la scelgo, tratta da “La mia generazione ha perso” del 2001, “Verso il terzo millennio”.
non è star sopra un albero, …io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono… E’ impossibile scegliere una canzone, meglio seguire il percorso di Giorgio Gaber, ad esempio, navigando in questo bel sito.
Ma no, una canzone la scelgo, tratta da “La mia generazione ha perso” del 2001, “Verso il terzo millennio”.
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