C’era una volta l’intercettazione

Ho acquistato questo libro a Carpi, due settimane fa, quando andai a sentire Antonio Ingroia: una bella lectio magistralis sulla giustizia e le bufale della politica. In Anobii, il social network che tratta di libri, ho dato cinque stelle per l’utilità e la chiarezza del libro, non tanto per il suo spessore, diciamo così, artistico. Ingroia espone “fatti che si affermano con la loro ostinatezza” e smonta meticolosamente tutte le bufale che sono diventate verità grazie alla potenza di fuoco dei media e alla mollezza dell’opposizione: non è vero che siamo tutti intercettati, non è vero che le intercettazioni costano molto, non è vero che i reati di mafia non subiranno impedimenti con la nuova legge sulle intercettazioni. I luoghi comuni cadono come pere ormai marcite dal sedere troppo tondo e le menzogne ricucite da verità mostrano i loro vermi al mondo.Un Paese normale garantirebbe a queste tesi una pubblicità adeguata, quanto meno perché le persone possano farsi un’idea. Ma un Paese normale non sarebbe sull’orlo di un medioevo prossimo venturo.

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