Festival Poesia Vignola

Concorso internazionale di poesia città di Vignola

10 Aprile 2010: quinta edizione

Ciliegi in (s)fiore è stata premiata come prima opera di autore vignolese: a mò nò? Però ero a Cuba e così il premio lo ha ritirato Mara, presente con le mie sorelle come sempre!

 

Ciliegi in sfiore

Sono crudeli i ciliegi in fiore
quest’anno,
perché guardano putrefarsi il tuo corpo
che ho amato.

Lo so che anche le stagioni scivolano sul tempo,
ma almeno sono eleganti e puntuali.
Qui invece vedo la disperazione senza senso
di un’inutile attesa.

Scorrono veloci le immagini gioiose
di tempi ormai passati e di cupe rabbie.
Si nutrono insaziabili sensi di colpa.

Arriverà, come il ladro in una notte buia,
il momento finale.
Non si e’ mai preparati abbastanza.

Quest’anno sfioriscono presto i ciliegi,
e’ una primavera tronca.
Ti vedo diventare grande
concimato da troppo dolore.

Sei il nostro frutto, un bel frutto.
Affronti con dignità e coraggio
l’inutile cammino verso l’evento finale
forse atteso.

Nulla ti e’ risparmiato e nulla sorvoli,
attraversando il sentiero di rovi
che ti porterà ad essere definitivamente adulto.

Vorrei dirti che il dolore matura
ma sento la farsa di queste parole.
Vorrei prendermi io le tue spine e la tua croce,
un padre cireneo.

Ridicola pretesa: nel dolore si e’ comunque soli.

4 Aprile 2009: quarta edizione

Lo scorso anno avevo lanciato il motto: “Poeti di tutto il mondo andiamoci anche quest’altro anno”. E così, con “Temporale notturno”, che racconta una serata di fine maggio con Francesco e dell’ottimo vino, sono arrivato secondo. Calma, tra i poeti vignolesi, che mi risultano essere stati sei. Ma a me va bene così, anche perchè, parafrasando Guccini: ” ..le piccole e modeste storie mie, che non si son mai messe addosso il nome di poesie…”. Infatti le mie parole incrociate sono proprio scritte di getto, se penso di avere qualche cosa da dire. Mi ha fatto piacere sentire il dottor Toschi, imprenditore e Presidente del Centro Studi Vignola, che nonostante i gravi problemi che la società sta attraversando, l’uomo sappia trovare attraverso la poesia quell’appagamento interiore che nessun bene materiale riesce a sosituire: ha detto proprio così.

E poi quest’anno diciotto poesie (la mia è stata la prima) sono state lette da due bravi giovani attori, accompagnati da una brava giovane pianista. La scena della Rocca dei Contrari ha reso tutto ancor più piacevole, come il solito aperitivo con le sorelle, Simo, cognato e nipote.

Al prossimo anno?

Mio cognato Paolo, quest’anno arrivato terzo assoluto nella sezione “B”, a tema, sulle Distanze (e lui si è becccato anche una targa…)

12 Aprile 2008: terza edizione

Puntuale come la fioritura dei ciliegi, anche questa primavera è arrivata la premiazioni del (terzo) concorso di poesia. Il mio lavoro “Pensieri di piombo” è arrivato tredicesimo nella classifica generale (sezione B a tema “Attimo fuggente”). Già nelle precedenti edizioni avevo notato una tendenza marcata a privilegiare lavoro diciamo così tristi, e quindi ho fatto un pò di marketing, come si evince dal titolo. Guarda caso, mentre alla prima edizione arrivai primo tra gli autori vignolesi ed alla seconda…secondo, sempre tra gli autori vignolesi, sta volta sono entrato in classifica generale. Un altro mio lavoro, “Autunno cangiante” è stato pubblicato anch’esso nell’Antologia che mi è stata consegnata con tanto di foto al Teatro Cantelli di Vignola, in centro storico. Come sempre erano presenti le mie sorelline con le quali poi ci siamo fatti un buon aperitivo e tante chiacchiere. Sono conscio che si tratta di un concorso, nessuno se ne abbia a male, per poeti minori: a me anche solo ricevere una busta con scritto “poeta” fa una certa impressione. Ma sì, prendersi troppo sul serio non va bene, e allora…poeti di tutto il mondo andiamoci anche quest’altro anno!

 

 

 

 

25 Settembre 2007: “Festival Poesia”

Martedì 25 settembre, durante un’anteprima del festival, è stata organizzata la serata “I poeti leggono se stessi” ed anche io ci sono stato con una poesia inedita. (invito).

 

14 Aprile 2007 – “Concorso internazionale di Poesia città di Vignola”

 

10 giugno 2006 – “Concorso internazionale di Poesia Città di Vignola”

A Vignola, nella bella cornice dalla Sala dei Contrari del castello medioevale, si è tenuta la premiazione del “Concorso internazionale di poesia città di Vignola”.

Il mio testo, “Invecchiare”, pur non entrando tra i primi 45 lavori premiati (su oltre 900), è stato riconosciuto come prima opera classificata di un vignolese.

Pertanto, mi hanno chiamato sul palco, hanno letto la mia poesia e mi hanno consegnato la pergamena. La poesia è stata pubblicata anche nell’antologia che raccoglie le migliori opere e che può essere richiesta al Centro Studi di Vignola (059762796).

 

Il testo è uscito in uno dei corti giorni di gennaio, quando, girovagando per la campagna, ho trovato alcuni chicchi di uva, residui di grappoli lasciati lì da un vendemmiatore distratto.

Per contrasto sono andato a vedere una fotografia di alcuni mesi prima, quando i vigneti regalavano grappoli pieni e sodi.

Invecchiare

Un grappolo / rigoglioso e pieno / lasciato lì in ottobre / un piccolo / groviglio appassito / ritrovato a gennaio. / Per invecchiare / bisogna / farsi dimenticare

2 gennaio 2005

Mi è piaciuto giocare con le parole, quell’ appasssssssito che pare voler riprendere il rumore di un pneumatico che si sgonfia, quell’invecchiare che all’inizio, con le due consonanti ‘enne’ e ‘vi’ che si buttano sulla vocale più dolce, poi interrotta da una dura coppia di ‘c’ resa ancor più rigida dall’acca.

L’agrodolce della vecchiaia, la sensazione che, come diceva De Andrè, “Quando si muore si muore soli”, questo c’è in quelle poche righe, misto a una voglia di bel tempo e primavera, che prima o poi comunque arriva.

E’ stato un bel pomeriggio, finito con un aperitivo con le mie sorelle Mare ed Ebe e con Simo, pieno di risate e scherzi leggeri, per non prendersi mai troppo sul serio ma gioire di quello che c’è.

Per alcuni anni ho scritto anche qualche parola sui temi aziendali, poi ho lasciato perdere.