Il Comune di Castelvetro ha dimostrato grande sensibilità nell’organizzare un incontro sull’economia e la legalità.
Giovedì 31 marzo scorso ha invitato il sottoscritto, il giornalista Paolo Bonacini e il referente di Libera, Maurizo Piccinini ad intervenire sull’argomento.
Paolo Bonacini ha raccontato in modo molto incisivo la triste realtà del processo Aemila, il più grande dopo il maxi processo di Palermo. Incredibile che questo processo alla ‘ndrangheta si sia tenuto a Reggio Emilia e non nel profondo sud. Ancor più incredibile è che negli ultimi anni si siano registrati oltre un centinaio di nuovi processi, segno che la nostra terra non è per nulla immune dall’infiltrazione delle diverse mafie.
Maurizio Piccinini ha raccontato con passione e concretezza ciò che fa Libera per diffondere, soprattutto tra i giovani, la cultura della legalità. Mi ha molto colpito quando ha detto che un primo contributo in questo senso, a Napoli, è non passare con il rosso.
Personalmente ho riflettuto su come l’economia sana sia danneggiata dalla concorrenza sleale e delinquenziale di quella infiltrata dal malaffare, sostenendo che la legalità è virtuosa anche per i profitti aziendali. Infatti, nell’economia della conoscenza, occorrono persone motivate e competenti, non soldati di questa o quell’organizzazione malavitosa. Ho anche legato la legalità ai diritti, prendendo ovviamente spunto dell’ultimo mio libro.
Andrea Adani ha intervallato le nostre parole con musiche e canzoni ed Andrea Santonastaso ha letto in modo potente brani de Il sangue dei pomodori” e del libro di Bonaccini sul processo Aemilia.
Credo che le molte persone in sala abbiano apprezzato l’evento, misurato e sobrio, pur emotivamente coinvolgente, ben coordinato da Gabriele Ronchetti.
Un grazie particolare a Giorgia Mezzacqui, assessore sempre dinamica e attenta al valore della Comunità.
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