“La rete della vita”, antidoto contro un alienato sviluppo selvaggio dal quale ci salviamo attraverso la trama invisibile delle relazioni che connettono destini a destini.
Molto bello il convegno “Il Counseling al servizio della persona per un lavoro ed una vita da protagonisti”, organizzato venerdì 26 ottobre dall’amica Maria Cristina Koch alla Casa di Vetro di Milano.
Dopo la lectio magistralis di Francesco Varanini, che ci ha deliziato sul senso di (ri) mettere la persona al centro del cosmo, abituandoci a guardare aldilà dei confini soliti, è intervenuto il professor Bernardo Bonanni, primario di oncologia genetica presso l’IEO di Veronesi.
Interessantissimo il loro progetto sperimentale di inserire la figura del counselor nella loro equipe, per migliorare la relazione con i loro pazienti.
Interessante anche il contributo di Luciano Balbo del Centro Medico S. Agostino, struttura promossa dal fondo di investimento oltreventure. Nell’area dei servizi “psico”, come li ha simpaticamente definiti, stanno affiancando alla psichiatria e alla psicoterapia anche l’offerta di counseling, con buoni risultati.
Giuseppe Zafferano, Presidente dell’Associazione Over 40, ha portato la testimonianza delle tante persone che perdendo il lavoro imboccano spesso strade difficili e rischiose per il benessere personale e delle loro famiglie.
Il mio intervento si è aperto con una considerazione sull’Artigianato e le PMI, che in questo Paese strano sono passati dalla mitizzazione di essere l’ossatura del Paese al dimenticatoio più assoluto, passando per l’accusa di essere parassiti ed evasori.
Tutto ruota intorno alle vicende di Fiat, Alcoa ed Ilva, dimenticando che da quando questa crisi vigliacca e sporca ha iniziato a mordere, tantissime piccole aziende sono state chiuse e tanti dipendenti hanno perso il lavoro: un numero molto superiore a quello dei tre casi prima citati.
Va poi considerato che quando chiude una piccola impresa, per il suo titolare c’è anche il fallimento del proprio progetto di vita. La desertificazione non è solo produttiva, ma inquina anche la voglia di rischiare e di fare impresa.
Ho ricordato la lettera aperta che il 2 giugno abbiamo pubblicato, come CNA Milano, Monza e Brianza, per dire alle Istituzioni del rischio che la coesione sociale venga compromessa dal rancore, dalla rabbia e dalla paura che sta attraversando il nostro mondo.
Non c’è stata nessuna reazione perché, ad esempio anche nel Sindaco di Milano, che pur è una persona di spessore, la parola “Artigianato” non è ospitata, continuando a riferirsi esclusivamente ad Assolombarda e Unione Commercio.
Più nello specifico, il counseling nelle PMI può essere efficace sia nelle fasi di emergenza (fornire ascolto ed attenzione per prevenire disagi notevoli che possono concludersi anche con gesti estremi) che in quella di potenziamento delle capacità relazionali dell’imprenditore e dei suoi principali collaboratori.
Mi è piaciuto concludere ricordando il fisico e teorico dei sistemi, l’ austriaco Frijof Capra, che definisce la somma delle relazioni tra psiche, biologia, società e cultura come “La rete della vita”, antidoto contro un alienato sviluppo selvaggio dal quale ci salviamo attraverso la trama invisibile delle relazioni che connettono destini a destini.
Vedere che oltre 150 persone hanno seguito i lavori con grande attenzione dà speranza e ci dice che, sì, è possibile conciliare l’orientamento al business con un sincero interesse per le persone, nell’interesse e nel benessere di tutti!
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