Un generale ed un suo improbabile compagno d’armi, più avvezzo alla tastiera del pianoforte che alla spada.
Una donna che si lascia morire per la fuga vigliacca dell’uno e l’immatura è ostinata permalosità dell’altro.
Una vendetta aspettata quarant’anni, che in una lunghissima notte che si protrae fino all’albeggiare (quando le braci non scaldano più) si dimostra pateticamente inutile.
“…. un bacio uno strano bacio un po’ goffo: se qualcuno li vedesse non potrebbe fare a meno di sorridere. Ma come tutti i baci umani anche questo, alla sua maniera tenera e grottesca, è la risposta a una domanda che non é possibile affidare alle parole“.
Lettori e lettrici, nessun colpo di scena, è il bacio dell’ultra novantenne balia al vecchio Generale, che solo su di lei, da sempre, può o vuole contare
Commenti
I commenti a questo articolo sono chiusi