A Carpi, ho passato proprio una bella serata.
Prima la cena piacevolissima con Davide e Libero, a parlare di questa decadenza che riveste tutta la politica di cinismo e di endemico macchiavellismo. Poi alla presentazione, con molte persone e, sopratutto, la possibilità di fare ragionamenti approfonditi. Davide è stato molto generoso, Libero molto profondo, io ho espresso senza peli sulla lingua ciò che penso.
Romanzo reale, in un certo senso, ha anticipato gli eventi di oggi, e il titolo mi sembra azzeccato. Lo iniziai a scrivere nell’autunno del 2008, in piena crisi finanziaria. Da pochi mesi avevo assunto la responsabilità delle politiche finanziarie in CNA Modena e toccavo con mano gli effetti infernali che quella crisi aveva sulle aziende, sopratutto quelle di minori dimensioni che non si avvalgono di nessuna cricca e non beneficiano di nessun atteggiamento compiacente delle grandi banche. E così, tra indignazione e sentimenti, con la solita voglia di valorizzare il “lavoro vero” e non le alchimie finanziarie, è nato “Romanzo reale”. Mi ha fatto piacere questa presentazione, che si aggiunge alle altre. Grazie a tutti!