Neve e sole, riti che si rinnovano senza annoiare

Quest’anno la tradizionale settimana bianca con gli amici (e Paolo, mio figlio) a Colfosco, in Alta Badia, è stata davvero piena di neve, come non si vedeva da anni.







Il tempo non è certo stato dei migliori. Sabato sole pieno, così come mercoledì, passato però quasi interamente al rifugio Scotoni a mangiare, bere e scherzare, con immancabile sosta alla capanna Alpina, a buio inoltrato, per la grolla dell’amicizia e qualche cazzata detta e cantata, tanto per non perdere l’amicizia.









Comunque tutti i giorni si è sciato (chi voleva), compreso venerdì con una Gran Risa impraticabile ma da soddisfazione: è il mio test, fino a quando riesco a fare la nera da in cima a in fondo senza fermarmi…

Gran Risa vuol dire Moritzino, pranzo che chiude di fatto la settimana bianca sulla neve.



L’Edelwaiss ci ha ospitato alcune sere e forse ora la cosa più bella è la discesa nel buio, verso le luci di Colfosco.



Immancabili partite a pigugno, chiacchiere leggere ma anche impegnate (che disorientamento generale e che senso di indefinitezza!), ottimi toscani e buone grappe.

La settimana però formalmente termina a Peschiera, in riva al lago: quest’anno ci ha raggiunto anche Piero, che ha dovuto saltare il memorabile appuntamento.



L’incredibile è come dal punto di vista cronologico tutto si svolga secondo un clichè ormai consolidato e davvero prevedibile, senza però annoiare mai. Un piccolo elogio alla lentezza e alle cose normali, in un mondo che brucia tutto e cerca spasmodiche novità per farle durare il tempo di una boccata di fumo, o di un sorso di vino? Forse è troppo pretenzioso affidare alla nostra rituale vacanza un significato simile, senza nulla togliere alla piacevolezza di risentire amicizie leggere scorrere senza intoppi.

A proposito, incredibile: l’autista del pulmino che ci ha portato al Falzarego si chiamava davvero Helmut, come il protagonista del nostro libro “Armentarola – Falzarego e ritorno” 8: e lo aveva letto, ritornandoci confortevoli commenti.





Con Francesco, nell’ultima discesa, ci siamo divertiti a mettere giù qualche frase che creasse un’immagine sintetica della settimana: Infiniti punti nel cielo / disegnano tracce parallele / di destini incrociati / Suoni e musiche / nel silenzio / riempiono / uno spazio infinito.

Alla prossima e…fin cla dura…

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