Sto leggendo il tuo ultimo libro e volevo dirti che è un piacere rivivere le storie anche della mia infanzia e giovinezza. Sono tantissime le assonanze con la mia vita nelle campagne di Montale dove ho passato diverse estati e nelle colonie a Pinarella di Cervia (ho rivissuto il disagio delle colonie…) e dei molti detti e parole dialettali che hanno un sapore che nessuna AI può generare…
Anche mio padre era di Castelvetro con origini famigliari né bolognese… anche lui fuochista in ceramica e prosecutore della falegnameria che aveva appreso da un maestro di Solignano nuovo…
La stufa a legna/ kerosene che ho avuto fino a 24 anni quando ci siamo trasferiti dal centro di Castelnuovo alla Balugola dove mio padre ha coronato il suo sogno di farsi una casa!
Il racconto di mia madre sui tedeschi che avevano occupato la casa e stalla con i cavalli, e un tedesco innamorato di Caterina, mia zia, scomparsa da anni. Nix-fasdein tota legna grossa… quante volte me lo ha detto mio padre…
E poi gli hobby che non esistevano, se non la capacità di fare con quello che c’era … e che cerco oggi, capo scout Cngei, di vivere con i lupetti da 8-12 anni.
Sono commosso, grazie Lauro!
Commenti
Questo articolo ancora non ha commenti. Vuoi essere il primo?