Avevo otto anni e non avevamo la televisione. Andammo, ognuno con la sua seggiola, a casa della "Maria di Franco", che la televisione ce l'aveva. Saremo stati in una ventina. Ricordo sopratutto i vecchi (forse erano più giovani di me adesso) con le lacrime agli occhi, davvero coinvolti emotivamente in quella tragedia. Da rivedere il bellissimo spettacolo di Paolini e da rileggere i bellissimi libri di Mauro Corona su Erto. Il nove ottobre del 1963 non ci fu nessuna montagna assassina, ma come sempre l'idiozia colpevole dell'essere umano. Non mi sembra che abbiamo imparato molto, però
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