17 luglio: Svolvær – Mo i Rana Km 367,8
Forse, dal punto di vista motociclistico, oggi è stata la giornata più soddisfacente, nonostante la pioggia a tratti. Ma andiamo in ordine. Stamattina sveglia per essere al molo alle 7,30 e prendere il traghetto per Skutvik.
Solita procedura per legare le moto, visto che i mozzi non lo fanno. Per fortuna che c’è Piero, altrimenti io e Beppe saremmo ancora lì, senza cavare un ragno dal buco.
Il traghetto scivolava veloce su un mare di piombo, senza gabbiani a disturbare la quiete, forse perché faceva ancora freddo.
Guardavo la costa allontanarsi e pensavo che, in fondo, per i marinai la terra è solo una parentesi.
Affaticato da tanta riflessione, mi sono concesso un riposino.
Intanto Piero, da tabagista seriale, aveva almeno l’avvedutezza di fumare in una posizione strategica:
Abbiamo fatto una piccola sosta all’isola di Skrova e mi sono ricordato la bella vacanza che feci a Værøy, nel 1996.
Arrivati a Skutvik, abbiamo imboccato la E6, che offre panorami favolosi e curve da godersi una per una.
Sosta all’autogrill, con ragazzetto un po’ stronzo che faceva finta di non capire che sandwich volevamo, e poi via per Mo i Rana, con sosta al punto che segnala l’attraversamento del Circolo Polare Artico.
Dopo un’altra ora di moto, da soddisfazione, eccoci arrivati all’hotel, scaricato i bagagli e pronti per doccia ristoratrice, aperitivo e cena.
Dopo la cena, il sigaro e whisky, piccolo giro per la cittadina: ordinata, ma nulla di speciale. D’altronde, questa e quella di domani sono tappe di trasferimento.
Stiamo scendendo lungo la Norvegia e penso che siamo alla metà di questo bel viaggio.
L’ottimista si concentra su quello che rimane da fare, il pessimista sul viaggio già andato ed il realista dice che abbiamo percorso circa 6.400 chilometri su poco meno di 12.000.
Commenti
Questo articolo ancora non ha commenti. Vuoi essere il primo?