9 luglio: Jyväskylä (Fin) – Boden (S) Km 649
Giornata molto bella di prati verdi, di laghi, mare e foreste. Pini, abeti, betulle, pioppi, ontani, aceri (e anche il peccio siberiano), riempiono gli occhi di bellezza, serenità e gratitudine.
Il sole e il poco traffico hanno reso ancora più gradevole la traversata verso Boden, in Svezia. Non era proprio caldo e allora mi sono comperato un paio di calze finlandesi per scaldarmi i piedi. Il resto è super protetto dalla fantastica tuta Rukka (finlandese pure lei).
Appena oltrepassata la dogana tra Finlandia e Svezia, ci ha atteso il solito cartello, che annuncia animali finora mai visti:
Siamo arrivati a Boden nel tardo pomeriggio, parcheggiato le moto e sistemazione in hotel.
Dopo la solita rigenerante doccia, aperitivo e cena.
Abbiamo fatto quelle che si chiamano chiacchiere di cazzeggio, o più tecnicamente: Passatempo. Eric Berne, padre dell’Analisi Transazionale, indirizzo della Scuola nella quale mi sono diplomato Counselor, classifica i modi che le persone utilizzano per occupare il tempo nelle relazioni sociali. Definite “strutturazione del tempo”, sono una risposta sia alla noia che alla paura inconscia di non esistere. Si tratta di: Isolamento, Rituali, Passatempi, Attività, Giochi psicologici e Intimità. Io, Beppe e Piero, con le “chiacchiere passatempo”, abbiamo fatto andare le lingue senza alcun obiettivo concreto, le cosiddette “quattro chiacchiere”. Ci siamo avventurati in meridiani e paralleli, elissoidi e rappresentazioni della sfera terrestre e altre amenità sulle quali non abbiamo nessuna competenza.
Intanto il tempo passava ma la luce del sole continuava ad illuminarci, finché la cameriera, portandoci il conto, ci ha fatto capire che era quasi mezzanotte. Come bimbi, stupiti della gran luce che c’era ancora, siamo rientrati in albergo.
Come ogni sera, mi sono messo al lavoro per redigere il diario della giornata:
Ah, oggi era il mio compleanno. Ho appositamente indossato una maglietta con la scritta “Never underestimate an old Man”: un po’ ci rido sopra e un po’ lo penso!
E domani… Lapponia!
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