Ricordare Claudio Lolli con affetto


La serata di mercoledì 19 febbraio 2020, nella sontuosa cornice del MAST di Bologna, ha superato le migliori aspettative.
E’ stata aperta da un commento dell’Italianista Alberto Bertoni e, pian piano, l’atmosfera si è colorata di commozione e di stima verso un artista, o meglio una Persona, presente nelle radici di tanti di noi. Un artista che, attraverso la malinconia, spesso, ha esercitato una critica puntuale all’involuzione della società. Una Persona che è stato anche un qualificato e amato insegnante, come ha ricordato l’ex Rettore dell’Università di Bologna, Dionigi.
Struggente anche il commento di Recalcati, con alcune considerazioni sulla “voce” di Lolli davvero inedite e profonde.
Ammetto che chi mi ha toccato di più è stato Luigi Manconi, per un sapiente equilibrio tra critica musicale,  razionale e dettagliata, e l’emozione di ricordi di “scambi di debolezze” fisiche, dalle quali però usciva un Lolli per niente rassegnato.

Molto emozionanti gli spezzoni del video “Salvarsi la vita con la musica” e misurati ma profondi i due interventi musicali di Paolo Capodacqua e di Alesini.

Alla fine, i figli di Lolli hanno presentato la Fondazione, nata per non disperdere il capitale artistico e umano rappresentato dalla produzione di Claudio, cercando di cucirlo in un vestito istituzionale adeguato alla sua tutela e diffusione. Invito tutte le persone che navigano sul mio sito ad aderirvi: su www.claudiololli.it trovate tutte le informazioni necessarie.

PS: ho apprezzato la presenza del Sindaco Merola e quella di Isabella Seragnoli, che ha permesso la realizzazione della serata.

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