Anche io sono stato bambino

“Anche io sono stato bambino: un alfabeto per raccontare l’infanzia” è il titolo provvisorio del nuovo libro al quale sto lavorando da alcuni mesi.

Attraverso l’alfabeto ritorno alla mia infanzia affrescando ogni lettera con i ricordi ancora netti di quegli anni: dall’acqua che era nel pozzo, perché l’acquedotto non era ancora arrivato, al bagno che si faceva solamente una volta alla settimana; dal barbiere che arrivava a casa in Lambretta, alla trebbiatura del grano; dalla carta moschicida all’elettricità, piena di pericoli. Non mancano  ricordi più intimi come quelli dei nonni e dei genitori, anche se sto cercando di privilegiare sempre la descrizione dettagliata, rispetto alla nostalgia.

Credo che se ne ricavi un’idea tutto sommato positiva di quei primi anni Sessanta, che ancora sapevano di guerra, nel contesto genuino ed essenziale della campagna che diventa collina, tra Modena e Bologna.

Le diverse parole dialettali spero contribuiscano a dare spessore alla trama di un’infanzia, che poi diventa adolescenza, di un bambino curioso e sensibile ,che vive in una famiglia numerosa.

Cos’ha ha fatto da propulsore a questo libro? Sicuramente la vecchiezza che si affaccia alla vecchiaia, ma anche la voglia di raccontare ai miei nipoti il bambino che anche io sono stato, in un tempo povero di risorse materiali ma ricco di esperienze, senza cadere nella tentazione del “si stava meglio quando si stava peggio“.

Ho inserito anche una sintetica nota tecnica sul valore dei ricordi, materiale da maneggiare con cura perché possono essere viziati dallo sguardo attuale e da manomissioni dovute al fatto che, soprattutto i più precoci, sono arrivati attraverso la narrazione dei genitori. Il ricordo ha anche una valenza terapeutica perchè tante criticità attuali risiedono nella nostra infanzia. Ricontattarle, attualizzarle e ripararle, con l’aiuto e la lanterna di un sapiente Virgilio vestito da psicoterapeuta, è molto utile per il benessere psicofisico.

Certamente, però, il piacere di raccontare sta nettamente prevalendo su qualsiasi altra motivazione, solo apparentemente più nobile.

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