Chi decide cosa leggiamo?

Un paio di mesi fa ero andato nella più grande libreria di Modena, filiale di una delle più importanti catene italiane, per cercare il libro: “La figlia dell’insonnia” della poetessa di Buenos Airos Alejandra Pizarnik. Non c’era, ho fatto la prenotazione, versato dieci euro di caparra ed una commessa gentile mi chiede il numero di cellulare perchè appena il libro sarà pronto un sms mi avviserà. Dopo due mesi non sento niente e vado in libreria di nuovo: il libro non è più disponibile, quindi mi hanno restituito i dieci euro. Chiedo “Madre di cane”, un romanzo di Pavlos Màtesis, scrittore greco contemporaneo, autore di numerose opere teatrali e traduttore di numerosi classici: “Non c’è più, non si può nenanche ordinare” è la risposta. Allora chiedo “E alla luce del lupo ritornano”, della scrittrice greca Zyranna Zateli: stessa risposta.

Me ne esco sconsolato perchè a me piace comperare i libri in libreria, toccarli, leggere la quarta di copertina, farmi intrigare dai titoli… Poi però vado su internet, li trovo tutti e tre e in due giorni mi sono stati recapitati!

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