Storia del counseling
Traccio ovviamente solamente i cenni principali.
La figura professionale del Counselor nasce negli anni trenta, in America. Approda in Europa attraverso la Gran Bretagna dove in breve tempo si afferma con ruoli e funzioni specifiche. In Italia il Counseling è ancora in via di sviluppo, di fatto non riconosciuto istituzionalmente, seppur praticato in molti settori quali quello scolastico, organizzativo – aziendale e sociosanitario.
Il modello di riferimento del Counseling è la Client Centred Therapy (1951) di Carl Rogers, famoso per i suoi interventi non direttivi in base ai quali, se si vuole aiutare chi chiede un aiuto, il modo migliore non è dirgli come fare ma indirizzarlo verso una migliore comprensione del problema, perché possa assumersi la piena responsabilità delle scelte di cambiamento.
Rollo May (1909 – 1994), che iniziò gli studi a Vienna e concluse il dottorato in psicologia e analisi didattica a New York, ne “L’arte del Counseling: il consiglio, la guida, la supervisione”, stabilisce cosa differenzia un buon Counselor da uno mediocre. Dando per scontata una solida preparazione professionale, avverte: “Vedere gli altri attraverso i propri pregiudizi: questa tendenza è certamente il blocco peggiore e più deviante della personalità del Counselor”. E ancora: “…la funzione del Counselor è quella di portare il cliente ad accettare la responsabilità della propria condotta e gli esiti della propria vita”.
È anche per questo che, per ottenere l’accreditamento alle più qualificate Associazioni di Counselor, è necessario certificare un significativo percorso di Psicoterapia personale.