Ci sono ancora al mio piccolo paese
donne anziane che, prima della festa,
girano tranquille con le gote accese
e i bigodini con veletta in testa.
E mi strappano un sorriso leggero
perché incuranti del finto apparire
queste tiran dritto per il loro sentiero
robuste di storia, pensiero e sentire.
Piccoli segni da coltivare con cura
come i fiori gialli che nel verde dei prati
si mescolano all’erba senza paura
osservati dai ciliegi di fiori addobbati.
E’ primavera e questo è sicuro
anche quest’anno l’inverno è passato
ci aspetta il vento che come un tamburo
ci batte alle tempie un ritmo intonato.
Lasciarsi andare allo scorrer dei giorni
sapendo che questo non vuol dire scappare
ma godersi appieno tutti i contorni
di una vita che comunque ti lascia nuotare.
LV
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