Il settimo convegno di Primavera dell’Università delle Persone e della Fondazione Enzo Spaltro ha confermato le più esigenti aspettative.
E’ un appuntamento imperdibile, un nutrimento per la propria testa, un momento di incontro con belle persone.
Spaltro ci ha illustrato la doppia idea di miracolo: avvenimento considerato impossibile e miracolo del “ciò nonostante…”.
In effetti, vedere aziende che anche in questa situazione rifioriscono, oppure persone che non si arrendono al disastrismo, questo sa di clima miracolistico.
E’ vero, col disastrismo si fa salotto, ma il Paese non va avanti, le persone perdono la speranza di benessere e rinunciano al bellessere.
Il format di quest’anno consisteva nell’intervistare persone che hanno creduto nel futuro e nella proposta di bellessere di UP e Fondazione ES.
A me è toccato l’onore di dialogare con Enrico Loccioni, fondatore dell’omonimo gruppo ben descritto nel libro “2 Km di futuro“.
Il filo conduttore delle interviste è stato la volontà di continuare sulla strada dell’autostima, dell’espressione e della bellezza, “per stimolare le risorse immateriali, connettive ed abbondanti”.
Questi appuntamenti di primavera, a Cervia, nei quali ognuno parla in fondo di cose normali, ma cerca di portarle al massimo, ci insegnano a sviluppare la capacità di gustarci il bello e di vivere con la speranza di un benessere che, cercandolo, comunque c’è. Ci ricordano che gli interessi senza valori producono disastri e i valori senza interessi sono chiacchiere vuote. Ci allenano a forzare qualche regola troppo ancorata ai vecchi paradigmi, inserendo cunei che aprano qualche varco: insieme si può.
Al 2017! Lauro
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