LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA

TUTTO INIZIO’ 53 ANNI FA?

Ricorre oggi l’anniversario della strage di Piazza Fontana. Morirono 17 persone e quasi novanta furono i feriti. No, i morti furono due in più, l’anarchico Pinelli, innocente, e il commissario Calabresi.

Tra il Covid che avanza, le bollette e soprattutto l’indifferenza colpevole che caratterizza da tempo i nostri tempi, che spazio può avere questa notizia? Eppure, l’altra sera, su LA7, il bravo Andrea Purgatori ha condotto un buon servizio giornalistico sul Golpe Borghese, tutto fuorché una carnevalata,

E’ ormai indiscutibile che la destra eversiva, pezzi importanti dele Forze Armate, la CIA e persone molto influenti della Democrazia Cristiana diedero vita alla cosiddetta “strategia della tensione” per arrestare l’avanzata dei “comunisti”. Una storia drammatica e inquietante, che arriva alla strage di Bologna del 2 agosto 1980 passando dal rapimento e dall’uccisione di Aldo Moro (la stessa notte in cui la mafia uccise Peppino Impastato).

Mi dispiace vedere che tantissime persone, anche a me vicine, non considerino questi eventi. Probabilmente succede ciò che io feci con mio babbo, quando mi parlava della sua “tragedia” nei campi di concentramento: si rimuove. Ma, a forza di rimuovere, rimane solamente quell’infelicità senza desideri (cit.) che qualcuno affoga negli acquisti compulsivi, nelle presenze ossessive sui social o in altre compensazioni: tutto per sembrare diversi da ciò che si è, per non ascoltare la insoddisfazione esistenziale che comunque corrode.

Quando scoppiò la bomba di Piazza Fontana avevo 14 anni e ricordo la copertina del Corriere della Sera con il bambino rimasto ferito, senza una gamba. O l’anarchico Valpreda, il mostro (innocente) sbattuto in prima pagina.

Il Covid  ci ha fatto toccare con mano la caducità della nostra salute. C’è anche la pandemia della democrazia, certamente non meno pericolosa e purtroppo senza vaccini, se non la memoria.

Lauro

12 dicembre 2022

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