L’energia non è una materia prima e non è di nessuno

Ho avuto il piacere di partecipare (e coordinare) una tavola rotonda sul tema dell’energia, organizzata dalla Cassa Rurale Adamello Giudicarie Valsabbia Paganella, che vanta oltre 130 anni di attività.

I relatori sono stati tutti di alto livello e hanno fornito sia un efficace punto dello stato dell’arte che una visione generale su un argomento così complesso come quello dell’energia. Basti pensare che dipendiamo all’83% dall’estero per il gas naturale e al 97% per petrolio e derivati.

Il quadro delle macro-tendenze in atto ha evidenziato come siamo portati a sottostimare i cambiamenti perché ci riferiamo quasi sempre agli eventi metereologici, e non a quelli climatici che – seppur meno evidenti subito – hanno conseguenze molto critiche sul pianeta.

La traiettoria principale che si è evidenziata nel corso dei lavori è che occorre puntare su un modello “blended”, che contempli anche le micro-centrali nucleari e l’idrogeno. Oltre a produrre energia in maniera efficiente, stessa attenzione va dedicata al suo utilizzo, in quanto l’energia più pulita ed economica è quella non consumata! Per questo, le comunità energetiche (una delle prime è proprio a Storo, rappresentano un’esperienza alla quale guardare con molta attenzione.

Direi che l’efficiente Elisabetta elisabetta.tamburini@lacassarurale.it responsabile relazioni, comunicazione e mutualità della Banca possa inviare, a chi interessato, la documentazione dell’incontro.

L’energia non è di nessuno, quindi non va trattata come una qualsiasi materia prima: rappresenta infatti un fattore primario per lo sviluppo industriale e il benessere delle comunità.

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