Venerdì mi ha chiamato una cara amica chiedendomi se per caso c’era una versione audio del libro, per una sua amica non vedente, cioè cieca. Chissà se è partita da lì l’idea di impegnare diverse ore del fine settimana a fare un piccolo filmatino sul pezzo del libro nel quale Alessandro, il deuteragonista del mio romanzo, incontra il grande cantautore Francesco Guccini? Bè, l’ho fatto e messo in rete e devo dire che mi piace, nelle sue imperfezioni ed ingenuità.
Ringrazio Stevan Ciofansky (nickname di Stefano, persona squisita che ritengo essere quello che con più costanza e affetto raccoglie e condivide notizie su Guccini) per le belle parole che mi ha detto e per avere messo la notizia nel suo sito.
Probabilmente durante le vacanze di Natale mi sa che seguirò il suo consiglio di scrivere una qualche risposta a Massimo Bernardini che ha scritto un articolo 8 cattivo sul concerto milanese di Guccini.
Ne “L’ultima nuvola a Pàvana” 8 parlo dell’intervista che Guccini rilasciò alla rivista Charta Minuta (della Fondazione del parlamentare di AN Adolfo Urso): anche io, un anno fa, pubblicai sul mio sito un commento critico 8 su quell’intervista. Spero di non essere caduto nel tranello di chi chiede agli altri una coerenza dogmatica ed improbabile, quasi per proiettare altrove la propria incoerenza.
Eh sì, l’indignazione adolescenziale che mi spinse a scrivere più di trent’anni fa a Ciao 2001, mitica rivista giovanile di quegli anni, per contestare due recensioni su Guccini e Lolli, mi sa che non si sia spenta: e chi dice che sia un male?
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