“Probabilmente uscì chiudendo dietro a sè la porta verde, qualcuno si era alzato a preparargli i fretta un caffè d’orzo…”
Amerigo, una delle più belle canzoni di Guccini e il nome di un prozio di Francesco che “…non so se si girò, non era il tipo d’uomo che si perde in nostalgie da ricchi…” prima di emigrare in America.
La porta verde è quella del mulino di Chicòn (bisnonno di Francesco), che lì ha vissuto da bambino.
Il mulino è appoggiato ovviamente di fianco a un fiume: “…un sogno lungo il suono continuo ed ossessivo che fa il Limetra”:
Ci sono passato domenica scorsa, dopo essere stato a Madonna dell’Acero, al Cavone… nei posti raccontati ne “L’ultima nuvola“, che il buon Guccini qui tiene in mano (e che contiene proprio una visita a Pàvana del deuteragonista del romanzo, ripresa nel video “L’ultima nuvola a Pàvana”).
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