3 luglio 2023: il fatidico giorno della partenza è arrivato.
Questa mattina alle 7, dopo una notte maldormita per l’eccitazione quasi adolescenziale, ci siamo trovati, io, Piero e Beppe, nella solita piazza Dama di Castelvetro.
Sì, perché anche per noi il paese è importante. «Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti» scriveva Cesare Pavese ne “La luna e i falò”.
Siamo partiti alla volta di Valsamoggia, dove abbiamo imboccato l’autostrada. Un po’ di traffico a Bologna, ma nulla in confronto a quello della corsia opposta. Dopo Venezia il tempo è diventato davvero cupo, regalandoci 400 chilometri su 600 di acqua, per fortuna non battente. Come però diceva Baden Powell: “Non esiste buono o cattivo tempo, ma solo buono o cattivo equipaggiamento”. E noi, senza boria, siamo attrezzati bene, anche perché stiamo via un mese.
Mentre vai in moto, avendo fatto la scelta felice di non connettere il casco con nulla, sei da solo con i tuoi pensieri. Pur prestando molta attenzione alla strada e agli altri veicoli, c’è tutto lo spazio per una sorta di psicanalisi fai da te, in cui la mente vaga davvero liberamente. Soprattutto quando il maltempo ti nega la visione di paesaggi belli e coinvolgenti.
Siamo arrivati a Graz, il capoluogo della regione austriaca della Stiria, verso le 16. E’ stato proprio bello raggiungere il Palais Hotel Erzherzog Johann, nella centralissima Sackstraße che sfocia in Hauptplatz, la piazza principale della vecchia città medievale. Dopo aver appeso l’armatura al chiodo una doccia rigenerante è stata balsamica.
Ristorati, abbiamo gironzolato per la città.
Aperitivo e cena in un ristorante specializzato in carne, con la gioia soprattutto di Beppe che guardava il cuoco al lavoro quasi come un bambino osserva un giocoliere che mangia il fuoco.
Chiacchere piacevoli, tra questioni serie e stupidaggini leggere, toscano e grappa e poi a letto, pronti per la tappa di domani.
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