2 agosto: Colfosco – Castelvetro km 337,1
Siamo partiti da Colfosco rigraziando la gentile Signora del Garni Criss e dirigendoci verso il passo Gardena, sempre intrigante in moto. Anche la strada che porta a Castelrotto è da godere, dal punto di vista motociclistico. A Bolzano nord siamo saliti in autostrada fino ad Affi, dove abbiamo salutato il nostro amico Piero, che andava a Milano.
Sotto un caldo bestiale, ancora più intollerante per chi ha passato un mese a dormire con il piumone, siamo arrivati a Castelvetro.
Lì abbiamo avuto la sorpresa di un’accoglienza davvero trionfale! La Vice Sindaca Giorgia Mezzacqui, Adriano e Pierpaolo, i figli ed i nipoti di Beppe, la squadra di Benedello, i nostri amici del Motogiro e altri ancora hanno voluto accoglierci con grandi onori. E noi ne siamo stati onorati.
Salutati tutti, la moto si è diretta verso casa. 12.513 chilometri, trentun giorni, 13 nazioni, tre moto e tre amici: ecco i numeri del Tour Europa 2023!
(Grazie a Marcello Cintori per le bellissime foto!)
Trentun giorni, 12.513 chilometri, 13 nazioni, tre moto e tre amici: ecco i numeri del Tour Europa 2023!
Care e cari Naviganti che ci avete seguito fin qui, attraverso una cavalcata non banale nel centro e nord Europa, eccoci ai saluti. Mi ha fatto piacere dedicare quasi un’ora al giorno per preparare foto e filmati e redigere la piccola nota giornaliera. Non c’era alcuna ostentazione, solamente il gusto genuino di condividere una bella esperienza. Il vostro calore mi ha sempre motivato e, anche a nome dei miei compagni di viaggio, vi ringrazio. Questo tour in parte mi ha ricordato il primo grande viaggio che feci nel 1974 e che è largamente riportato nel mio primo libro: “L’educazione sentimentale del manager”. Con il mio grande amico Giovanni (Gianni) Morandi, in autostop, visitammo Svizzera, Austria, Germania, Olanda, Belgio e Inghilterra e in un mese spendemmo centomila lire. Allora le frontiere erano ancora attive e così ad ogni Paese si cambiava moneta. Quel viaggio ci fece toccare con mano che le grandi città europee erano già popolate di persone di diverse razze e di diverse religioni. Certamente fu una bella lezione di tolleranza. Ascoltatevi “Di che colore è la pelle di Dio”, ne vale la pena. È una canzone degli anni ’60 di Up With People, tradotta in italiano da Costa e Marchetti.
Anche questo viaggio mi ha educato ulteriormente: quanta diversità c’è in una piccola parte di mondo come l’Europa, pensiamo nell’intero globo terracqueo! E ci ha fatto capire che non bisogna fare paragoni (è meglio questo di quello…) perché in ogni scorcio c’è qualcosa da valorizzare. Infine, la dimensione più rilevante di questo tour Europa 2023, fatto insieme ai miei compagni di viaggio, è stata quella del piacere di lasciar scorrere i giorni in sella alle nostre moto. Una grande fortuna, della quale sarò sempre eternamente grato!
A Narvik, in Norvegia, Beppe, Piero ed io abbiamo provato a mettere insieme alcuni versi che sintetizzassero il nostro sentimento. Eccoli: “Non mi basta una sufficienza, perché le mie ruote sanno andare più lontano. E comunque mai nessuna meta sarà bella come la strada fatta insieme”.
Che dire ancora: al prossimo viaggio!
E grazie alla Gazzetta di Modena che, il 4 agosto, ha riportato una breve notizia sulla nostra avventura:
Commenti
I commenti a questo articolo sono chiusi