Ciao, Rigoni Stern!

A ottantasei anni se ne è andato Mario Rigoni Stern e in coerenza con il suo stile di uomo di bosco e di montagna…lo ha fatto sapere dopo.

Ricordo una commovente apparizione a “Ma che tempo che fa” 8 nella quale la sua autenticità urlava (piano) contro la TV spazzatura che forse esprime la spazzatura che c’è in giro.

Vittorini, quando Einaudi pubblicò ”Il sergente nella neve”, scrisse che quello non era uno scrittore che avrebbe fatto molta strada: capita di sbagliarsi. Stern disse: “Il momento culminante della mia vita non è quando ho vinto premi letterari, o ho scritto libri, ma quando la notte dal 15 al 16 sono partito da qui sul Don con 70 alpini e ho camminato verso occidente per arrivare a casa, e sono riuscito a sganciarmi dal mio caposaldo senza perdere un uomo, e riuscire a partire dalla prima linea organizzando lo sganciamento, quello è stato il capolavoro della mia vita”: Al sergente (maggiore) Stern i suoi soldati si rivolgono chiedendogli: “Sergentmagiù, che riverem a baita?” e se diceva di sì, c’era da crederci!

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