Anche se in leggero ritardo, pure quest’anno è arrivata la serata della degustazione di vini e salumi, in campagna, a casa mia.
Pierpaolo quest’anno ha portato un Amarone della Valpolicella Allegrini 1999 (3 litri), un Amarone Dal Forno del 1997 (0,75) e un Ardito 2003 di Baracchi (1,5 litri).
Prima sono volate cinque bottiglie di lambrusco grasparossa, generoso e naturale, che il mio amico Filippo produce sulle colline di Castelvetro, ed una bottiglia di Cuvée Premiere Chardonnay Brut di Neirano (Luca del Club Europa ce ne ha regalato due cartoni).
Tutto questo nettare ha annaffiato sontuosi salumi: prosciutto, coppa, salame, mortadella, parmigiano reggiano, pecorino e altri formaggi.
Io, Pierpaolo, Beppe, Carlo, Stefano, Junio, Francesco e Piero ci siamo poi dedicati anche ai buoni sigari ed ai liquori.
Non è mancata, neanche quest’anno, l’attività artistica: su una tela portata da Francesco, pittore e architetto, a turno abbiamo disegnato quello che ci sentivamo e poi, alla fine, il quadro è stato messo all’asta, il cui ricavato alleggerirà le spese allo Scotoni o al Moritzino, la prossima settimana bianca 8. Se lo è aggiudicato Francesco ad una cifra consistente, alla quale l’ho portato con freddezza. Francesco, non giocare mai a poker!
Alla fine, i canti sono un momento di liberazione e di unione. Come si vede dal video, risentono inevitabilmente dei liquidi ingoiati, ma va bene così. Dice Leopold Sedar Senghor: “Là dove senti cantare, fermati, gli uomini malvagi non hanno canzoni”.
È stata una serata meravigliosa, piena di risate che fanno bene ai polmoni e allo spirito.
Piero raccontava che gli piace guardare le lumache, gli mettono calma e tranquillità. Allora, abbiamo incrociato quattro parole:
Piove l’acqua
di un cielo
generoso.
La mia fretta
impulsiva
di giorni e scadenze
si spegne
nello scorrere
di una lumaca.
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