Lunedì 8 giugno, il mio amico Roberto finisce di essere il Sindaco di Castelnuovo Rangone. In questi dieci anni non ha fatto il Sindaco, è stato il Sindaco, senza retorica.
Lo conosco da quando avevamo vent’anni ed insieme lavoravamo, in estate, nei soggiorni per adolescenti, esperienza fondamentale nella nostra formazione, che ho raccontato anche ne “L’educazione sentimentale del manager“.
Come succede nella vita, per un po’ ci siamo persi, mai del tutto, ma da una decina di anni ci siamo ritrovati, entrambi con la voglia di scrivere: io romanzi, lui poesie. D’altronde, il Sindaco di un paese che ha un importante centro (guai a definirla frazione!) che si chiama Montale, non poteva che essere un poeta.
A metà aprile, proprio a Montale, Roberto mi ha chiamato a presentare “L’ultima nuvola“.
Il Sindaco – poeta è arrivato alle cronache nazionali, quando, da Assessore, diede vita al primo parco dedicato a John Lennon, poeta, musicista e pacifista. Da Sindaco ha fatto tantissime iniziative per dare un senso di comunità e di anima al suo paese. E ci è riuscito, alla grande!
Per lasciare un segno tangibile di questa esperienza di vita, non solo professionale, di tutta la gente di Castelnuovo, non solo sua, ha preparato un semplice ma prezioso libro, il cui titolo – “La città si costruisce con l’amicizia” dice tutto.
Stiamo probabilmente toccando il fondo, come livello di classe dirigente. Minorenni e avvocati, aerei di Stato per strimpellatori, la spazzatura di Napoli e il malgoverno che ne è emerso (purtroppo nessuno esente del tutto!), bè, non danno molta speranza.
Invece, nel libro di Castelnuovo c’è (oltre a tante belle immagini e a un consuntivo mai noioso nè autocelebrativo) una bella e importante intervista al Sindaco – Poeta. Leggetela, perché troverete tante riflessioni e, soprattutto, la speranza che si possa essere buoni amministratori per costruire buone città, coniugando i maiali (quelli veri) con la poesia, lo sport con la cultura, gli edifici scolastici con un’attenzione particolare ai giovani.
Per salutare il mio amico Roberto, alla fine di questi lunghi dieci anni, mi viene in mente una frase di Erri De Luca: “Aveva una tristezza pronta al peggio ed un mezzo sorriso per buttarla via”.
Trentacinque anni son tanti e diciamo, un pò retorici, che sembra ieri…
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