Da alcuni giorni sono ad Heidelberg (170.000 abitanti di cui 50.000 studenti) e respiro l’aria di giovani di belle speranze che stanno progettando, costruendo e immaginando il loro futuro. Giovani che lasciano la zona di comfort e si avventurano in quella dell’esplorazione, piena di rischi, incertezze ed errori. Giovani determinati a farselo da sé il futuro, pur con l’aiuto indispensabile dei genitori: non aspettano sussidi, si tirano su le maniche. Li vedi negli ostelli, nei bar, per strada con quello “sguardo come una veranda” (PC) che dice: “Ce la farò, con fatiche e sacrifici ma ce la voglio fare”. Giovani che studieranno duro e che non diranno mai “A pollitticca viè primma de la sciennza”, né “Questo lo dice lei”. Giovani che hanno tutta la mia stima e il mio affetto e che ringrazio perché sanno di speranza. Buon 2019, all’insegna della competenza e del merito!
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