La poesia continua a difenderci dalle grandi offese della vita

“La poesia continua a difenderci dalle grandi offese della vita” diceva Cesare Pavese, scrittore e poeta che ho amato sin da ragazzo, come ben si vede dalle tracce della mia adolescenza lasciate sulla prima parte de “L’educazione sentimentale del manager“. A Pavese ho dedicato pochissime ma intense righe anche nel mio nuovo romanzo, “L’ultima nuvola“.

roberto-alperoli Il mio amico sindaco e poeta, Roberto Alperoli, che conosco da quando eravamo poco più che adolescenti, ha ripreso queste parole in un’intervista rialsciata in occasione dell’inaugurazione della quarta edizione del Poesia Festival. Ci siamo incontrati a Spilamberto, giovedì, ad ascoltare una bella lezione di Giuseppe Conte (l’astronomo, il giardiniere e il ribelle. Senso e funzione della poesia oggi) e la messa in musica di versi di Fernando Pessoa magistralmente interpretati da Mariano Deidda ed il suo gruppo. Alla sera, a Levizzano, Alessandro Preziosi, per me poco convincente, ha interpretato poesie di Cesare Pavese davanti a diverse centinaia di persone, molte delle quali ragazze forse (anche) interessate a vedere da vicino un bello del cinema.

Ieri, venerdì, niente poesia. Dopo un piacevole ed affettuoso pranzo con un’amica che mi ha detto le sue impressioni sul mio ultimo libro, ho portato una copia de “L’ultima nuvola” alla responsabile modenese di Libera. E’ una ragazza entusiasta ed energica che mi ha ricordato la mia giovinezza. Poichè ne “L’ultima nuvola” ci sono pezzi su Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa, Il Capitano Ultimo… mi farà piacere regalare dei libri a questa associazione che si batte contro tutte le mafie, in modo concreto ed ispirato, in totale coerenza con il suo fondatore, Don Luigi Ciotti.

Oggi, tempo permettendo, passeggiata in collina con gli amici: senza fretta!

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