Liberi fino alla fine

Eutanasia Legale da anni conduce una battaglia a mio parere molto condivisibile.
In “Romanzo reale” Sara, moglie del co-protagonista Libero, va in Svizzera perché il suo tumore al pancreas non le dà più scampo. L’eutanasia è come il divorzio e l’aborto: non obbliga nessuno a metterla in pratica, permette di farlo a chi lo vuole. Quindi è una doppia libertà. Ne ho parlato nel libro perché, mentre scrivevo, sentii l’allora presidente del consiglio (le minuscole non sono un refuso) opporsi a un provvedimento parlamentare perché Eluana Englaro, a suo dire, avrebbe ancora potuto fare un figlio e quindi dare la vita. La non vergogna e la strumentalizzazione politica non hanno limiti. In questo clima pre natalizio tutto lucine e bontà, a volte di plastica, è giusto per me condividere questo video  perché la loro battaglia (e un pochino anche la mia) è un atto d’amore. Lauro

PS: il libro non è più in commercio e ha la prefazione di don Luigi Ciotti.
Perchè queste due precisazioni?
La prima per dire che questo post non ha alcuna meschina finalità commerciale. Su questo sono molto sensibile perchè anni fa, in occasione dell’eccidio delle Fonderie di Modena, postai sulla pagina FB di Romanzo reale un piccolo testo del libro nel quale il nonno del protagonista rievocava quei fatti, vissuti sulla propria pelle. E’ mia consuetudine inserire camei di storia e di cronaca, come omaggio contro l’oblio. Una persona che conoscevo bene, di sinistra “in purezza”, mi attaccò con un fare giacobino (ma anche sanfedista), insinuando che strumentalizzassi quei fatti per fini commerciali (Sic!).
La seconda per dire che anche la Chiesa non è compatta sulle battaglie civili. Come fedelmente riportanto ne “L’educazione sentimentale del manager“, nel 1974 vissi l’entusiasmante battaglia dei “Cattolici poer il NO” al referendum sul divorzio.

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