“La vita dirà la sua” – on line il video di presentazione

Domenica 22 novembre 2020 era in programma la presentazione ufficiale del mio nuovo romanzo “La vita dirà la sua”.

Per ragioni che non devo spiegare è saltata e ho pensato: “Piutòst che gnint le méi piutòst”. È un vecchio detto delle mie terre, abbastanza intuibile: piuttosto di niente è preferibile qualcosa.

Questo “qualcosa” è il video che vi presento oggi e che ho curato con grande attenzione e rispetto per voi che lo guarderete.

Non nego che abbia anche un intento promozionale perché io e l’Editore non abbiamo le risorse per massicce operazioni di marketing: mi affido pertanto al passaparola.

Dopo un omaggio a Claudio Lolli, io e Roberto Alperoli, poeta e amico, dialoghiamo sul senso delle parole contenute nelle pagine de “La vita dirà la sua”.

Seguono due interviste al professor Gianfranco Dioguardi e al professor Enzo Spaltro che, insieme a Roberto Alperoli, hanno impreziosito l’opera con i loro contributi.

Ci sono poi alcune letture di brani tratti direttamente dal libro: la prima e l’ultima sono affidate a Donatella Allegro, attrice professionista.
Confesso che anche quelle delle persone che, in un modo o nell’altro, mi hanno aiutato perché questo libro finisse in rete e in libreria, sono molto curate.

ll libro è disponibile in rete, nei principali marketplace. Vi consiglio comunque di utilizzare il canale dell’editore, perché ha un rapido ed efficente sistema di distribuzione : https://incontrieditrice.com/authors/lauro-venturi/

La distribuzione in libreria è assicurata nella mia provincia, e in particolare:

  • Libreria Ubik, via dei Tintori, 22 – Modena
  • Libreria Salvo, via Canalino 44 A – Modena
  • Libreria Incontri, piazza della Libertà, 29 – Sassuolo (MO)
  • Libreria Mondadori piazza G. Garibaldi, 75 – Sassuolo (MO)
  • Libreria La quercia dell’Elfo, via Bonesi 1 B – Vignola (MO)

Ovviamente il libro è ordinabile in qualsiasi libreria del territorio nazionale.
Utilizzando un canale o l’altro, potrete acquistarlo e, perché no, regalarlo.

Il Teatro Comunale di Marano sul Panaro, in provincia di Modena, era pronto ad ospitare il chitarrista storico di Claudio Lolli, Paolo Capodacqua, il prof. Gianfranco Dioguardi, l’attrice Donatella Allegro, il poeta Roberto Alperoli,
Sarebbe sicuramente stato un bellissimo pomeriggio: speriamo di poterci incontrare presto!

Buona visione!” e i commenti, sul video e sul libro, mi faranno molto piacere.
Se vorrete condividere sui vostri canali social questo post, ve ne sarò grato. Grazie.
Lauro

Commenti

  • Fa davvero un bell’effetto vederlo finalmente montato. Complimenti Lauro, non solo per il romanzo che, proprio come la vita, dirà la sua alle persone, ai lettori che incontrerà, ma anche per avere saputo, in tempi così rapidi, reagire alle restrizioni e divieti imposti dalla pandemia e costruire una presentazione “alternativa” comunque corale, accurata e ricca.

    • Grazie Anna Giulia, “piutóst che gnint le mei piutóst “. Adesso pubblicherò brani più brevi ma, saltando la presentazione, è stato piacevole crearne una per certi versi virtuale.

  • Un viaggio di paesi e parole.
    Un viaggio di ricordi, scoperte, rabbia e lacrime.
    Grata di esserci stata, a leggere a bassa ed alta voce.
    La vita dirà la sua…e noi viviamocela tutta. <3

    • Si cara Elena, e grazie del prezioso lavoro sulla copertina, e non solo.

  • Un libro vero, che ti trasporta in un viaggio alla scoperta del mondo, delle persone, e di se stessi. Una profonda riflessione sulla vita, grazie ai diversi sguardi prestati al lettore.
    La piacevole sensazione di sentirsi così vicina a Tania, di stare dalla sua parte; ma poi, alla fine, di capire anche il padre.
    Fiera di aver contribuito a questa presentazione!

    • Grazie cara Nipotina, il tuo contributo è stato prezioso. E’ bello un libro sul quale tanti hanno messo le mani, prima di andare in stampa. Ovvio, solo gente fidata 🙂

  • Ricevuta scritta a mano,una meraviglia!
    È semplicemente vita!
    “La vita dirà la sua” è un libro denso di emozioni e coraggioso in un modo che, a volte, fa persino un po’ male.
    Edoardo è il padre di Tania, la protagonista che insegue le sue orme attraverso i diari che lui le ha lasciato
    In quelle pagine, scritte tanti anni prima, si comprende che Edoardo ha molti strumenti per far fronte alle tematiche emotive, ma la sua decisione di separarsi acuisce comunque sensi di colpa a volte estremi.
    E non gli basta sapere che anche una figlia cresciuta nella “quotidianità apparentemente più serena possibile” è comunque in balia di eventi ed esperienze extra familiari che possono trasformarlo e addolorarlo. Per quanto potenti, i genitori naturali non sono, per fortuna, le sole figure genitoriali.
    Ma Edoardo, se non il perdono, vorrebbe almeno un po’ di comprensione dalla figlia, che invece non vuole e non può concedergliela. La ragione è semplice: Tania subisce una decisione decisa da altri, addirittura il male che sente viene da suo padre.
    Poi, attraverso i diari, che rappresentano a tratti le sembianze di una lunga seduta psicoanalitica attraverso la scrittura, pian piano Tania si avvicina al babbo, ripercorrendo i luoghi del mondo nei quali era stato con la Tizia, persona nemmeno degna di un nome.
    La durezza, forse inevitabile, di Tania, provocano un’indicibile sofferenza in Edoardo, perché c’è poco da fare: il dolore di una figlia diventa integralmente del padre, se lo carica sulle spalle, vorrebbe portarlo lui per renderle più lieve il cammino. E la fatica di vivere diventa doppia, soprattutto quando l’ipersensibilità sbriciola ogni protezione.
    Anche se a fatica, ogni tanto Edoardo ammette che vorrebbe avere la capacità e la volontà di essere impermeabile alle difficoltà, alle insoddisfazioni, ai dolori di Tania. Vorrebbe non essere al corrente di ogni ostacolo che lei si trova davanti, né dover fronteggiare i suoi desideri assillanti come automobili costose o serate in discoteca molto dispendiose.
    C’è uno iato quasi inspiegabile tra i successi che Edoardo, non senza fatica, ottiene nel lavoro e la sofferenza tagliente della vita privata. Forse non a caso tutto questo dolore porta alla fine dell’amore con la Tizia, che pur era stato nutriente e gioioso.
    Edoardo ha un intenso e profondo rapporto con la natura e i suoi equilibri, tanto da indurre il lettore a sperare che per lui il futuro possa (debba?) scorrere su strade meno accidentate.
    Perché ha davvero fatto non solo il possibile, ma anche di più, per riscattare la scelta di essersi separato: che comunque non è una colpa, è semplicemente vita! Una vita che si interrompe bruscamente, impendendo che, all’avanzare dell’età, le energie emotive e fisiche di Edoardo possano essere nutrite con esperienze belle, naturali, più lente, più dilatate e più lievi.
    Forse, però, è solo quella conclusione che permette a Tania di partire per ritrovare il suo babbo!
    Mara V.

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