Una figlia cerca il padre, nei diari che ha lasciato e nei luoghi del mondo che ha visitato. Vuole conoscerlo, capirlo, perdonarlo. Ma <la vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti>. Lo cantava John Lennon. Forse anche lei, Tania, finirà per farsene una ragione”. Queste le parole del poeta Roberto Alperoli, la cui recensione si aggiunge a quella del prof. Gianfranco Dioguardi e del prof. Enzo Spaltro.
Guarda il VIDEO di presentazione, realizzato in attesa di poter incontrarci dal vivo.
Qui puoi camminare insieme a me attraverso le foto reali dei viaggi riportati nel libro.
Cliccando sul mappamondo invece trovi il video che riprende tutti i viaggi:
ll libro è disponibile in rete, nei principali marketplace. Vi consiglio comunque di utilizzare il canale dell’editore, perché ha un rapido ed efficente sistema di distribuzione: https://incontrieditrice.com/authors/lauro-venturi/
La distribuzione in libreria è assicurata nella mia provincia, e in particolare:
- Libreria Ubik, via dei Tintori, 22 – Modena
- Libreria Salvo, via Canalino 44 A – Modena
- Libreria Incontri, piazza della Libertà, 29 – Sassuolo (MO)
- Libreria Mondadori piazza G. Garibaldi, 75 – Sassuolo (MO)
- Libreria La quercia dell’Elfo, via Bonesi 1 B – Vignola (MO)
- Edicola Sofia di Paola Menabue, piazza Brodolini, 6 Castelnuovo Rangone (MO)
- Edicola da Mirella, via Sinistra Guerro 24/O Castelvetro (MO)
Ovviamente il libro è ordinabile in qualsiasi libreria del territorio nazionale.
Sinossi
Tania è una donna di nemmeno quarant’anni, avviata verso una brillante carriera universitaria, dopo una gioventù un po’ turbolenta.
Alla morte del padre decide di intraprendere un lungo viaggio, definendo l’itinerario in base alle vacanze per tutto il mondo che il genitore aveva fatto con la nuova compagna, dopo essersi separato.
Tania porta con sé i diari del padre e queste letture le permettono di scoprire tante cose di lui che non conosceva.
In parte è costretta a rivedere certi giudizi sul genitore e sulla sua compagna, che in casa, con la madre, non si poteva in alcun modo nominare. D’altro canto, quelle letture riaprono ferite che ancora sanguinano ma la cui cicatrizzazione è indispensabile per trovare una seppur relativa pace, prima di tutto con se stessa.
Nel lungo viaggio una precaria riconciliazione prende pian piano forma, accettando che la vita non sempre va come vorremmo.
“La vita dirà la sua” è senz’altro un’opera che si distingue per originalità; il lungo viaggio della protagonista inframezzato dagli appunti del diario del padre, il percorso interiore, il senso della perdita, sono tutti elementi che hanno la capacità di coinvolgere il lettore.
Da Machu Picchu alla Birmania, dalle Orcadi a Lombok, il viaggio diventa una metafora dell’esistenza. Apre le porte delle anime dei protagonisti ma non con la morbosa curiosità di chi guarda dal buco della serratura, bensì con il rispetto di chi entra in casa d’altri e si rende conto che la vita piana è per i dilettanti.